FEDERALISMO & INDIPENDENZA | Approfondimento Politico

Lombardia la più ricca dell’Impero, altro che costruita da Sud…

Penso che una dei momenti più paradossali di questa campagna elettorale regionale sia stata la reazione a questa dichiarazione di Majorino:

Regione Lombardia non è la Calabria, è una Regione che ha grandi potenzialità, un sacco di gente che si dà da fare. Ha tante persone impegnate sul territorio in progetti sociali e culturali

Dopo un’umiliazione a Canossa non è mancata la risposta, tra cui quella di Attilio Fontana:

Noi apprezziamo i calabresi e tutta la gente venuta in Lombardia, che ha contribuito a fare grande questa regione. Ho chiamato Occhiuto e ho chiesto scusa a nome di tutti

Tralasciando il dover chiamare e scusarsi a nome di tutti per la dichiarazione di una sola persona, che mette bene in chiaro i rapporti di forza nello stato italiano, questa manfrina è stata ripetuta da tanti: come osa dire ciò quando se la Lombardia è ricca è solo grazie a chi è venuto dalla Calabria e da altre regioni del Sud?

Peccato che non sia così.

La Lombardia, infatti, era uno dei territori più prosperi, se non il più prospero, dell’Impero d’Austria. Cattaneo, nel suo periodo autonomista, notoriamente sosteneva “siamo i più ricchi dell’Impero, non vedo perché dovremmo uscirne”.

Mica a caso la nostra terra ha attratto, sin dall’unità, persone, imprese e investimenti. In sostanza, non è che le persone venissero in Lombardia perché volevano godersi la nebbia, ma banalmente perché era un territorio che dava più opportunità e dove si poteva ottenere una vita migliore!

Sia chiaro, sarebbe anche errato dire che tale immigrazione non abbia portato alcuna crescita: l’immigrazione sana è sempre un rapporto mutualmente benefico! La terra che accoglie ottiene nuove persone, con la loro manodopera, le loro capacità e le loro idee e chi viene accolto ottiene un ambiente migliore dove esprimere tutto ciò e, molto spesso, delle opportunità che non avrebbe nella propria terra natia. Si tratta di un esempio ottimale dei “due grazie del capitalismo”, dato che l’immigrazione sana altro non è che una forma di libero mercato.

Poi, ovviamente, l’Italia ha favorito anche forme di immigrazione malsana, come quella degli statali improduttivi o, ancora peggio, dei malavitosi, il tutto mentre controllava vari settori, riducendo l’impatto positivo rispetto ad un’immigrazione dove la comunità che riceve controlla i propri confini e non rischia di venire sfruttata.

In ogni caso, ricordare solo il beneficio economico dato alla Lombardia dimenticandosi di tutte le opportunità date da questa terra, che ne avrebbe sicuramente potuto fare più a meno rispetto a chi le ha prese, è raccontare la storia da un solo lato, guarda caso il lato che giustifica il suo sfruttamento e la sua umiliazione.

D’altronde, diciamola così, quand’è che il presidente di una regione meridionale ha chiamato Fontana scusandosi – a nome di tutti! – per gli attacchi di non pochi concittadini contro la Lombardia in piena prima ondata pandemica?

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Informatico di giorno, spietato liberista che brama la secessione del Nord di notte. Con la libera circolazione, dato che amo la pizza.

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