Quante volte avete letto che la Lombardia è la locomotiva d’Italia? E magari anche ripetuto, perché no?
Tuttavia penso sia una retorica assolutamente sbagliata e che, alla fine, favorisce il nostro sfruttamento e depauperamento.
Infatti, una locomotiva non ha passeggeri. La Lombardia sì, più di dieci milioni, per essere precisi.
Tutto ciò che fa una locomotiva, ed è progettata per questo, è tirare altro materiale. Davvero vogliamo dire che la nostra Lombardia è semplicemente un mezzo al servizio di Roma e noi siamo fondamentalmente degli abusivi?
Inoltre, volendo immaginare anche in una sorta di contesto commerciale solitamente le locomotive vengono “pagate” per trainare, mentre la Lombardia deve pagare per trainare! Un vero assurdo.
Dire che la Lombardia è la locomotiva d’Italia vuol dire che il suo ruolo è meramente lavorare per Roma, acriticamente, che noi siamo non i legittimi proprietari di questa terra ma personale di macchina, incaricato di portarla dove Roma desidera, alle sue condizioni.
Questo è ciò che deve sostenere chi ama la Lombardia? Ma siamo seri? Una Lombardia il cui unico ruolo è portare in giro Roma e passeggeri in base alle sue volontà?
Questa retorica della Lombardia che deve ammazzarsi di lavoro per farsi bella con Roma è una retorica che uccide, sia figuratamente che letteralmente.
Se proprio vogliamo una figura retorica ferroviaria, meglio dire che la Lombardia dev’essere l’elettrotreno dei lombardi: che con confort e affidabilità ci porta dove vogliamo andare. E chi sale senza biglietto scende alla prima fermata.