Si sa che, solitamente, da un governo trae beneficio soprattutto… L’opposizione. Specie se tale opposizione ha un’aura di verginità politica: non ha disastri precedenti, non ha mai governato veramente e non ha sul groppone scandali o misure impopolari.
Ad oggi quasi tutte le forze di rilievo hanno ampiamente perso tale verginità: PD e FI hanno a lungo governato, ad esempio. Nel 2018 il M5S si presentava vergine e la Lega con una verginità ricostruita dall’epurazione delle idee secessioniste e dalla nuova leadership, ma i successivi tre anni hanno visto entrambi governare, con il M5S che da partito del “vaffanculo” è passato ad avere un ex premier come leader e una Lega che è passata dal “mai un nuovo Monti” a sostenere Draghi.
Resta solo una vergine politica: Giorgia Meloni.
FdI non ha mai governato, nacque in dissenso con Forza Italia sul governo Monti e la Meloni non ha ruoli di governo dal 2011 e anche prima era ministra della gioventù, non parliamo di alcun ruolo controverso come può essere un ministro alla salute o dell’economia.
Essenzialmente, Fratelli d’Italia è l’unico partito ad avere una verginità politica, a poter dire “noi non abbiamo mai governato” e a potersi porre come forza coerente: in tutta sincerità dubito che tutti gli elettori che oggi iniziano a sostenere FdI siano neofascisti o figli di Almirante, quanti saranno moderati che ritengono non credibile la Lega e non approvano la svolta ambigua sulle chiusure di Forza Italia?
Nella situazione attuale, magari turandosi un po’ il naso, FdI può risultare un’opzione interessante proprio grazie a questa purezza: non sai bene cosa farà ma, probabilmente, non farà peggio di quelli da cui ti allontani.
Con un governo collettivamente responsabile per chiusure, proroga del coprifuoco e altre amenità FdI, proprio grazie a questa verginità, può anche puntare sul voto del malcontento, magari di chi generalmente non è particolarmente meloniano. Se il voto non è più per qualcuno ma CONTRO qualcuno, è ovvio che il primo partito d’opposizione ne beneficerà.
Ma non durerà per sempre. Nel 2023 è molto probabile che FdI sia la prima forza di un governo di centrodestra, con la Meloni premier o meno, e ciò metterà anche loro al centro del dibattito, dovranno fare scelte impopolari, gestire il debito, i rapporti con l’UE e altro.
Se è vero che FdI non fa sparate enormi, non propone di uscire dall’UE ad esempio, è anche vero che è difficile soddisfare pienamente l’elettorato e rivedere certe misure impopolari come la Fornero, specie con il nuovo debito post-Covid.
E se Fratelli d’Italia perderà la verginità politica potrebbe succedere di tutto, da una sfiducia generale verso la politica alla crescita di un movimento estremista, passando per la nascita di una qualche forza moderata.
Chi vivrà, vedrà…