L’inutile coprifuoco? Fino alle 22 e fino al 31 luglio! O fino alle 23 e fino a metà giugno! Ma magari anche fino a metà maggio, e poi si vedrà.
Siccome parliamo di articolazioni diverse dei governi Speranza non fatico a credere che l’obiettivo del governo fosse effettivamente tenere tutti chiusi fino al 31, salvo poi tornare un attimo indietro quando qualcuno in CdM ha tirato fuori una scimitarra facendo notare che l’economia italiana si schianta se si va avanti così e ci si è accordati per giugno, salvo poi rivedere la data quando il ministro del turismo ha iniziato a trafficare sospettosamente con delle bottiglie, riempiendole con la benzina, accordando la revisione a maggio.
Battute a parte, l’uscita di bozze in puro stile Casalino (alla faccia del cambio di passo…) ha seminato confusione e non può che gettare molte ombre sul governo.
In effetti, i governati sono più intelligenti dei governanti (non che ci voglia molto…) e hanno capito che questo governo è una mina vagante, disposto a calpestare i nostri diritti per qualsiasi ragione. Se i sondaggi a giugno dicono che Salvini guadagna punti se il coprifuoco viene revocato, son capaci di prorogarlo.
Il risultato è ovvio: qualsiasi persona ragionevole, invece di fare le ferie in un paese governato da una neurodeliri, non sapendo se dovrà mangiare il gelato col pedriolo in riva al mare per non essere multata prenota all’estero. Già si parla di boom di disdette in varie località di mare italiane, ad esempio. Ci manca solo che qualche ente straniero del turismo faccia una bella pubblicità del tipo “vieni da noi, tutto incluso, tampone andata e ritorno e niente coprifuoco” per sentire parlare di turismo sleale e di proposta di eurocoprifuoco per appianare le divergenze.
Non ridete, che fu la proposta di Italia e Germania sullo sci: chiudere in tutta Europa. Con ovvie pernacchie di Svizzera e Austria.
Detto questo, vorrei capire cosa pensano al governo dei comportamenti della gente. Credono che le persone aspetteranno di sapere le intenzioni del governo per prenotare last minute dove son più liberi, lasciando giù un rene?
O che magari quelli che vogliono farsi una bella vacanza sul mare e hanno già prenotato in Croazia (dove non c’è coprifuoco, ma solo la serrata dei locali alle 22) pagando una lira non appena il dado che tira Draghi dice “basta coprifuoco” disdicono, magari pagando delle penali, per prenotare last minute in Italia, pagando un occhio della testa, per andare a Cerignola a mangiare le olive?
Oppure, semplicemente, gli italiani prenoteranno all’estero e gli stranieri che venivano in Italia pure, con un gran rischio: diciamocelo chiaramente, l’industria del turismo italiana è abbastanza indietro in vari settori. Cosa ci garantisce che chi prova l’esperienza straniera poi, l’anno dopo, torni ancora in Italia?