Due anni fa, mentre si parlava di “flat tax progressiva” e non si sapeva come finanziarla proposi un “bot patriottico“. Bene, è giunta l’ora di fare la medesima proposta, però col lockdown.
Mi sono anche rotto le scatole di statali vari, professori universitari e pensionati, in sostanza tutta gente che ha sempre un reddito garantito che inneggiano a chiusure totali e durissime che pagheremmo noi, gente che vive di lavori non garantiti come le P.IVA.
Quindi faccio la mia proposta: un bot patriottico per il lockdown.
Come funzionerebbe? È molto semplice!
Il governo emette un bot trentennale, senza interesse alcuno, per finanziare un fondo. Ma, ve lo assicuro, è un affare: non siete voi a dirci che “solo il lockdown preserva l’economia” e “senza salute non c’è economia”?
Lo Stato usa questi soldi per pagare i ristori per il lockdown, che durerà esattamente quanto tale fondo permette. Ristori dignitosi, in grado di salvare le attività e “come in Europa”: almeno il 70% del fatturato perso.
Nel mentre lo Stato vi dà un certificato di benemerenza e pubblica il vostro nome nella bacheca del Comune, magari se acquistate più di 50’000€ in bot patriottici vi danno anche la medaglia per la sanità pubblica.
Tra trent’anni potrete ancora sfoggiare la vostra medaglia e vi ridaranno i soldi, nel mentre avrete salvato l’Italia.
Perché, diciamocelo chiaramente: il lockdown generalizzato di marzo-maggio l’hanno pagato le categorie solite come P.IVA, imprenditori e ristoratori. I vari lockdown regionalizzati li hanno pagati sempre loro. Il lockdown di Natale? Non ne parliamo…
Siccome voi non avete mai pagato, cari miei garantiti, e siete i maggiori proponenti di tali misure è ora che mettiate mano al portafogli, con la differenza che voi i soldi che ristoratori, P.IVA e imprenditori non rivedranno mai più li rivedrete, dopo tre decenni.
Se il lockdown è l’affarone che ci proponete sarete lieti di pagare voi, a questo giro. Altrimenti, diciamocelo, siete dei fanfaroni che vogliono farsi un mese di ferie a spese di chi davvero lavora e paga le imposte per finanziare i vostri lauti assegni.