E quindi l’Italia ci ha imposto un lockdown draconiano e di lunga durata portandoci in piena crisi economica. Nel mentre la preoccupazione non era salvare l’economia ma portare altri soldi in quartieri dove la stragrande maggioranza delle persone prende redditi di cittadinanza, false invalidità e simili, ovviamente locati in una certa area del Paese.
Che, per carità, il lavoratore dipendente può aspettare per la sua cassaintegrazione, il libero professionista i 600€ può bramarli, mentre il parassita che spende la pensione del nonno alle macchinette, il suo reddito di cittadinanza per fare la grande festa al figlioletto Diego Armando e resta senza soldi minacciando la rivolta sociale deve avere il suo “reddito di quarantena subito”.
Poi il governo è andato cappello in mano in Europa col suo piano intelligente: noi stiamo chiusi fino alla fine della pandemia mentre voi andate a lavorare e ci mantenete.
Furbo, eh? Peccato che l’Europa, eccetto qualche altro paese col cappello in mano, abbia risposto così:
E quindi bisognava tornare al lavoro, anche perché l’INPS stava finendo i soldi e senza soldi all’INPS non mantieni mezzo Paese.
Resisi conto che quasi tutto il governo Conte ricade nella categoria “dipendente pubblico” o “dirigente di partito”, dopo un numero adeguato di giri in tondo urlando, si è deciso di dividersi i compiti: le Regioni, che hanno qualche politico decente (o quantomeno che sappia cosa sia il lavoro privato), avrebbero gestito la riapertura, lo Stato invece avrebbe continuato a chiedere col cappello in mano a Bruxelles.
Ovviamente soldi a fondo perduto, senza condizioni per poterli spendere nelle cose importanti come Alitalia, il concorsone per la scuola e forse poi l’emergenza sanitaria.
Dopo che l’Europa si è slogata il gomito a forza di fare l’ombrello Francia e Germania hanno approvato un piano per fondi di recupero, largamente a fondo perduto.
La ragione è essenzialmente che gli Stati come l’Italia hanno annunciato che l’Europa si sarebbe avviata verso la distruzione se non avesse approvato gli aiuti, un po’ come il partner che dice “se mi lasci mi uccido” come leva di ricatto.
Ma a qualcuno non va bene: i “quattro frugali”, Austria, Olanda, Danimarca e Svezia, chiedono invece un sistema diverso: prestiti, non contributi a fondo perduto, e un forte impegno per le riforme.
E non posso che dargli ragione: comodo dire che l’Italia il COVID-19 non l’ha voluto, ma l’economia assistenziale che crolla alla prima difficoltà sì.
Comunque ripartito quasi tutto il lavoro ora si dibatte sulle cose veramente importanti, ossia:
- Più soldi al Sud
- Gli assistenti civici, ossia la STASI dei poveri che dovrebbe segnalare gli assembramenti. Volontari, dicono. Non ci crede nessuno e persino il M5S ha cassato la proposta come cretinata.
- Salvare Alitalia
- Assumere docenti e bidelli
- Spese clientelari varie ed eventuali
Se non date ragione ai quattro frugali in questo momento, beh, molto probabilmente siete nelle categorie che otterrebbero sovvenzioni 😉
Se l’UE fosse composta da Stati seri avrebbe avuto senso la solidarietà interna ma quando c’è una parte disonesta che vorrebbe farsi mantenere, beh, sappiamo tutti che andrà male.
In ogni caso, in un momento di crisi, in cui non si riescono a pagare le prestazioni sociali e mentre siamo governati dal peggio che la classe politica possa offrire arriva la soluzione italiana ad ogni problema… L’orgoglio patridiota.
Le frecce tricolori hanno sorvolato la Lombardia. Se qualcuno nel mondo propone un ipotetico elicottero (forse meno ipotetico per i sostenitori di Pinochet, direbbe qualcuno) che porta danaro ai contribuenti in Italia siamo all’inverso: arriva l’aereo che ce li toglie.
Una buffonata italiana per posta aerea.